La Casa del Mutilato, opera di Camillo Guerra, rappresenta l’ultimo intervento del “centro direzionale fascista” del Rione Carità. Avviata nel 1938 e interrotta nel 1942, la costruzione rimase incompleta in alcune sue parti, ma conserva una forte valenza monumentale. L’edificio si sviluppa su sette livelli, con impianto parallelepipedo, grandi superfici vetrate e un articolato impiego di marmi. La facciata, segnata da una rigorosa scansione geometrica bicroma, è caratterizzata dal portale decentrato, incorniciato da stipiti di pietrarsa decorati a bassorilievo, mentre il piperno definisce basamento e setti verticali.
Se i piani superiori hanno subito trasformazioni funzionali, il primo livello mantiene l’originaria identità: arredi, corpi illuminanti e finiture, concepiti appositamente da Guerra, si integrano con gli apparati scultorei e con la solenne sequenza dello scalone che culmina nella Vittoria alata di Guido Galletti. Tra gli ambienti, il salone d’onore, pur incompiuto, rivela la precisione compositiva dell’architetto, evidente nella cromia dei rivestimenti, nella calibrata illuminazione naturale e nella ricercata pavimentazione marmorea dai motivi geometrici.
Le immagini utilizzate provengono da "Il Rione Carità", progetto di ricerca del
fotografo Mario Ferrara.
N.B. Per i visitatori con
disabilità motorie l'accesso con ascensore è da Via dei Fiorentini 10
Numero persone per visita: 30
Accessibilità disabili: sì
Bambini: sì
Animali: no