Palazzo Giovene di Girasole si affaccia su Via Cisterna dell’Olio, nel cuore antico di Napoli, l’antico decumano inferiore oggi noto come Spaccanapoli. Le sue origini risalgono alla fusione di edifici a pianta quadrangolare già visibili nella pianta del 1566 di Dupérac e Lafrery e nella Tavola del Baratta del 1670, che documentano i fabbricati disposti a scacchiera tra Porta Reale, piazza del Gesù e Largo del Mercatello.
Nel 1734, con l’arrivo di Carlo III di Borbone e la rinascita della città come capitale indipendente, molti nobili scelgono di stabilirsi nel centro storico. Tra loro il duca Vespasiano Giovene di Girasole, che da Balvano si trasferisce a Napoli e nel 1753 ottiene l’edificio in enfiteusi dal Monte della Madonna dei Poveri Vergognosi. Durante il suo possesso, protrattosi fino al 1817, il palazzo viene trasformato in una “casa palazziata”: accanto all’unico appartamento nobile preesistente se ne aggiunge un secondo, viene costruito un piano superiore con più abitazioni e, soprattutto, una scenografica scala aperta in piperno tra i cortili, nello stile del Vaccaro o del Sanfelice, cifra del Settecento napoletano.
Dopo il passaggio alla Casa Santa degli Incurabili nel 1834, un nuovo destino attende l’edificio: tra il 1925 e il 1929 l’Ente Autonomo Volturno lo acquisisce e affida all’ingegnere Rodolfo Stoelcker una radicale ristrutturazione. Il palazzo si consolida, cambia volto e da residenza aristocratica diventa sede moderna di uffici di rappresentanza e commerciali oltre che di officine aziendali nei pani sotterranei.
Il percorso di visita contempla anche la
CasaCinema Napoli, struttura compresa all’interno di un’ala del Palazzo Giovene di Girasole e recentemente inaugurata, col progetto architettonico di Antonio Costa e l’identità visiva dello studio dotfog, che insieme hanno plasmato un moderno cinema d’essai dallo stile pop e accattivante, con le saracinesche d’accesso dipinte da Jorit, una collezione di storiche locandine cinematografiche alle pareti e un cocktail bar impreziosito da una grande opera che ritrae la città di Napoli, firmata dal regista e illustratore Alessandro Rak.
All’interno del programma di Open House Napoli 2025 l’EAV Ente Autonomo Volturno, settore INRF - Investimenti Nuova Rete Ferroviaria, aprirà anche i cantieri della
stazione Monte Sant'Angelo, della nuova
stazione di Pozzuoli, della nuova
stazione Di Vittorio-Capodichino, della
stazione di Baia e, compresi all’interno di un unico percorso, i cantieri delle
stazioni di Miano e Regina Margherita per far conoscere e toccare con mano la città in divenire.
Foto della gallery interna: Viviana Falace
Numero di persone per visita: 25
Accessibilità visitatori con disabilità motorie: no
Bambini: sì
Animali: no