EDIFICI STORICI E LUOGHI DI CULTO
Largo Donnaregina, 1, 80138 Napoli NA Sabato 19 ottobre 10:00 > 11:00 | 11:30 > 12:30 60 minuti
a cura di Raffaele Amore, DiARC
La chiesa trecentesca di Donnaregina, nella sua attuale configurazione, frutto anche dei consistenti restauri effettuati a cavallo degli anni Trenta del Novecento, si deve all’intervento promosso da Carlo II d’Angiò a partire dal 1293, volto a ricostruire, a seguito dei gravi danni prodotti dal sisma dello stesso anno, un complesso monastico di ben più antiche origini, documentato già nel 780 ed intitolato a San Pietro ad Montes.
A partire dal 1307 Maria d’Ungheria, moglie di Carlo II, madre del francescano Ludovico, poi san Ludovico, e di Roberto, re di Napoli, provvide alla ricostruzione della chiesa in stile gotico. Completati i lavori nel 1316 la regina volle essere sepolta nella sua chiesa, il sepolcro fu realizzato dallo scultore senese Tino di Camaino e da Gagliardo Primario.
Un’ulteriore trasformazione di notevole pregio architettonico risale alla prima metà del Settecento, quando all’originaria facciata della chiesa venne anteposto un chiostrino rettangolare a paraste ed archi rivestiti in marmi policromi, che costituisce l’attuale ingresso alla chiesa. A partire dal 1899 lo studioso Émile Bertaux denunciò le gravi condizioni di abbandono del monumento, sollecitando un intervento di restauro che verrà intrapreso soltanto nel 1928 dal soprintendente Gino Chierici, per concludersi nel 1934. Dal 1975 la chiesa è sede della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio (già Scuola di Specializzazione in Restauro dei Monumenti) dell’Università di Napoli, mantenendo tale destinazione ancora oggi, grazie ad un comodato d’uso con la Curia arcivescovile di Napoli.
Numero di persone per visita: 30 Accessibilità disabili: no Bambini: sì Animali: no