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«Nun sfruculià ‘a mazzarella ‘e San Giuseppe» è un’espressione ancora molto usata a Napoli come monito a non mettere alla prova la pazienza altrui. Ed è proprio qui, in questa chiesa a molti sconosciuta ma che cela incredibili bellezze, che è custodita la celebre mazzarella di San Giuseppe, il cui arrivo a Napoli risale ad un episodio avvenuto nel ‘700. Un misto di storia, fede, tradizioni, cultura popolare e leggende, racchiuso nella vicenda di questa reliquia conservata a Napoli da più di due secoli. Un’ulteriore dimostrazione che proverbi e modi di dire napoletani racchiudono tracce di storia e cultura partenopea e, pertanto, sono un patrimonio da tutelare e tramandare alle future generazioni.
Il Real Monte e Arciconfraternita di San Giuseppe dell’Opera di vestire i Nudi e Vergognosi viene fondato a Napoli il 6 gennaio del 1740. Sin dalla sua fondazione, l’istituzione, a cui il papa Benedetto XIV conferì il titolo di Arciconfraternita, nel corso del tempo potè contare sul favore di sovrani e pontefici, acquistando sempre più prestigio e sviluppando notevolmente le sue attività benefiche, fino ad estendersi anche fuori Napoli su tutto il territorio del Regno borbonico. Attualmente la chiesa e le sedi amministrative dell’Arciconfraternita, oggi Fondazione e Monte, custodiscono molte testimonianze dell’arte e dell’artigianato artistico napoletani del ‘700 e ‘800, fra cui una interessante Pinacoteca, uno splendido Organo settecentesco (a riguardo ricordiamo che il Maestro di Cappella era il famoso compositore Giovanni Paisiello), una collezione di paramenti sacri, oggetti di culto, oltre ovviamente al famoso “bastone di San Giuseppe.
Numero di persone per visita: 20
Accessibilità visitatori con disabilità motorie no
Bambini: sì
Animali: no