Luigi Cosenza all'età di 31 anni disegna e costruisce una piccola opera d'architettura, una cabina da spiaggia. Collaudata a Mergellina, e poi esposta nei giardini della Triennale di Milano nel 1936, l'effimera costruzione ribalta i canoni morfologici consolidati delle tradizionali cabine da spiaggia, inserendosi nel filone di ricerca progettuale di Cosenza sul rinnovamento in senso "moderno" del linguaggio architettonico, in cui gli elementi della composizione sono rivisitati e riutilizzati alla luce delle nuove tecnologie e sulla base dei temi rivoluzionari di Le Corbusier.
La mostra curata da Raffaele Di Vaio, che alla cabina ha dedicato anche un puntuale volume, propone una dettagliata ricostruzione grafica di questo singolare progetto, che fa capire come alla base di questa architettura “minima” ci siano tutti interi la postura teorica e il gesto compositivo di Cosenza, che integra sapientemente principi costruttivi, esigenze tecniche di assemblaggio, necessità funzionali e tensione formale, arte del costruire e finalità dell'opera. Nella mostra ci saranno pannelli con foto e disegni progettuali, riviste d'epoca, modelli in scala della cabina e un videowall che la riproduce frontalmente in scala 1:1, per cogliere le dimensioni reali della struttura.
Numero di persone per visita: 20 Accessibilità disabili: parziale Bambini: sì Animali: no
LUIGI COSENZA, LA CABINA DA SPIAGGIA DEL 1936: MOSTRA