La BUN Biblioteca Universitaria di Napoli custodisce uno straordinario patrimonio bibliografico e documentario di circa un milione di opere tra volumi, opuscoli, incunaboli, cinquecentine, bodoniane, manoscritti, periodici oltre a materiale grafico di varia natura. Particolarmente rilevanti sono: una copia del primissimo libro stampato in Italia, il Lattanzio di Subiaco di Sweynheym e Pannartz del 1465; la prima edizione napoletana, rarissima, della Commedia del 1477; il cd. Montefuscoli, un repertorio degli stemmi delle famiglie italiane con disegni acquerellati; la Geographia di Tolomeo del 1478, con postille manoscritte ai luoghi e alle coordinate geografiche menzionate nel testo.
Ma la BUN è anche uno scrigno inaspettato di memorie e bellezze nascoste. Nei magazzini del piano terra si conservano le basi in tufo della prima chiesa dei Gesuiti a Napoli (1557-1563, Polidoro Cafaro), insieme a un frammento dell’antico pavimento in terracotta dipinta e a un monumentale arco di piperno, forse varco tra navata e presbiterio. Di quella chiesa, che svetta con la sua cupola nella celebre pianta Lafrery del 1566, restano anche cinque gradoni di piperno presso l’ingresso, testimonianza dell’imponente scalone seicentesco demolito nel 1941. Nel cuore del Salone Monumentale, invece, dietro le librerie ottocentesche si celano preziose pitture murali del primo Settecento: figure allegoriche femminili – Temperantia, Charitas, Obedientia, Vigilantia – ornate da epigrafi e decorazioni, parte di un ciclo che doveva raffigurare dodici virtù. Le scaffalature, montate tra il 1822 e il 1830 con elementi provenienti dal convento di Monteoliveto, hanno creato un’intercapedine che da due secoli custodisce e preserva questi affreschi.
N.B. L'accesso per i visitatori con disabilità motorie è da Via Mezzocannone, 8. Il percorso di visita, per ragioni di accessbilità, non toccherà l'area archeologica.
Numero persone per visita: 50
Bambini: no
Accessibilità disabili motori: sì
Animali: no