/ṢGÓM·BE·RO/ CIÒ CHE RESTA QUANDO LA NOTTE PASSA, DI ISOTTA BELLOMUNNO
EVENTI E PERCORSI
Corso Vittorio Emanuele, 750 , 80122 Napoli Na Sabato 19 ottobre 18:00 > 22:00 30 minuti
In occasione di Open House Napoli 2024 l’artista Isotta Bellomunno apre le porte del suo laboratorio, mettendo in mostra un nuovo progetto artistico. Il pianeta che ci ospita fa molte cose celandole al nostro sguardo. Ruota su sé stesso, gira intorno al sole viaggiando insieme ad esso nello spazio a una velocità di 220 km/s e, in più, respira. Il respiro della Terra è un movimento che gli esseri di superficie percepiscono attraverso l’innalzamento e l’abbassamento della sua crosta, con più o meno intensità. Nei Campi Flegrei questo respiro prende la forma del bradisismo, dal greco βραδύς bradýs, "lento" e σεισμός seismós, "scossa". Scossa lenta.
La scossa del 20 maggio del 2024 dei Campi Flegrei è stata la meno lenta da quando l’uomo ha iniziato a misurarne l’intensità. Momento di picco di uno sciame di oltre 150 movimenti tellurici, ha gettato nella paura circa 500.000 abitanti della caldera, che hanno riscoperto quanto la loro esistenza possa essere precaria. I movimenti nel sottosuolo sono celati allo sguardo ma lasciano un segno tangibile sulle nostre vite che assume forme diverse. Crepe, volti, ordinanze, sgomberi.
Il lavoro /ṣgóm·be·ro/ ciò che resta quando la notte passa vuole raccontare i segni dei movimenti nascosti della terra, ripercorrendoli dal centro della caldera, la Solfatara di Pozzuoli, tracciando i segni e gli effetti del bradisismo. Una spiaggia che prima non c’era, una profonda crepa in una parete, un edificio sgombrato, il volto di un abitante. Tutti sovrapposti all’ordinanza che li ha interessati: ulteriore strato di invisibile che lascia segni profondi nelle vite.
Numero di persone per visita: 10 Bambini: sì Accessibilità disabili: no Animali: sì
/ṢGÓM·BE·RO/ CIÒ CHE RESTA QUANDO LA NOTTE PASSA, DI ISOTTA BELLOMUNNO