MUSEO DELLO SCUDILLO E CENTRALE PAGLIARA

Alla fine degli anni Settanta, l'ampliamento della città verso Nord Est aveva richiesto un incremento della fornitura d’acqua nella zona del Vomero alto. Fu quindi necessario realizzare una centrale di sollevamento in corrispondenza delle grandi vasche di accumulo scavate nella collina tufacea nella zona dello Scudillo di Capodimonte.

L’incarico riguardava la realizzazione di un piccolo presidio con uffici e servizi, una centrale di comando e di controllo, un’officina e cinque pompe per alimentare la pressione idrica, sollevandola di alcune centinaia di metri. Incaricato della redazione del Progetto fu l'architetto Nicola Pagliara, che realizzò il progetto e le successive varianti tra il 1978 e il 1983, analizzando e verificando le possibilità concrete di un recupero espressionista del ferro e della pietra.

L’edificio è stato realizzato interamente in acciaio con una parte basamentale in tufo e pietrarsa, che riecheggia molti caratteri dell’architettura cinquecentesca napoletana; sul basamento si erge un’articolata struttura rossa in carpenteria metallica e dalle tamponature in lamiera grecata grigia. L’incontro tra i due materiali genera un forte contrasto accentuato da quello cromatico tra le due varianti della carpenteria. Al suo interno trova sede anche un percorso museale informativo e didattico sulla risorsa ACQUA quale bene comune.

Numero persone per visita: 20
Accessibilità visitatori con disabilità motorie: no
Bambini: sì
Animali: no