INFRASTRUTTURE
Piazza della Repubblica, 80122 Napoli Na Sabato 21 ottobre 09:30 > 10:45 | 10:45 > 12:00 | 12:00 > 13:15 75 minuti
La stazione Arco Mirelli sorge in piazza della Repubblica, proprio al termine della Riviera di Chiaia. La costruzione della stazione ha rappresentato un’occasione per ridisegnare l’accesso ovest della Villa Comunale di Napoli e il totale riassetto di Piazza della Repubblica, con il rifacimento della rotatoria attorno al “Monumento allo scugnizzo”, restaurato e riposizionato in asse con viale Dohrn.
Progettata dall’architetto Hans Kollhoff, si inserisce nel più ampio progetto delle stazioni dell’arte, realizzata quindi già in fase progettuale con l’obiettivo di accogliere delle specifiche opere appositamente realizzate, nel caso specifico dall’artista Rebecca Horn. Il progettista ha scelto di analizzare approfonditamente il genius loci dell’ambito progettuale di intervento. Ha infatti tenuto conto della memoria storica della Villa Comunale come del viale Dhorn, restando particolarmente affascinato dal fatto che si trattasse di un nuovo spazio ricavato in un'area prima coperta dal mare. In una prima fase progettuale si era pensato di ristrutturare tutta l’ultima parte della Villa, poi la scelta è stata invece di mantenersi nel continuum progettuale della Villa stessa, con il suo dipanarsi di viali e aree a verde ed alberate, nelle quali si innestano i vari padiglioni e palazzi. La scelta è stata di concentrarsi sul padiglione della stazione, che quindi sarà come uno dei tanti già presenti nella villa comunale, entrando a far parte della storia della villa e di conseguenza di quella della città.
Elemento dominante della progettazione del padiglione è stata la luce. L’architetto è partito dall’idea di relazionarsi in maniera molto profonda con la luce, sia naturale che artificiale. Considerato il fatto che ci sono vari livelli e che i treni passano a circa 10 m sotto il livello della strada, ha scelto di far entrare quanta più luce possibile all'interno della stazione, aprendo in superficie alla luce naturale così da favorirne l’ingresso fino al piano dei tornelli. Allo stesso tempo la luce artificiale durante le ore notturne è chiamata ad interpretare e ribaltare questo concetto, trasmettendo l’idea dell’architettura che dall’esterno penetra nel sottosuolo. Due condizioni diverse tra loro, quella diurna e quella notturna che interpretano l’architettura della stazione.
Numero di persone per visita: 15 Accessibilità visitatori con disabilità motorie: no Bambini: no Animali: no