EVENTO: INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA FOTOGRAFICA DI MAURO PALUMBO "IL VUOTO E LA LAVA"

La storia e la struttura urbana del Borgo dei Vergini sono indissolubilmente legate al sottosuolo.
La particolare natura della pietra tufacea, la conformazione orografica del sito, la necessità di approvvigionamento di acqua, le antichissime pratiche di culto dei morti, sono tra i principali fattori che hanno indotto, nel tempo, a scavare e a utilizzare gli spazi ipogei. La materia del sottosuolo, mescolata alle inondazioni di "lave", ha generato movimenti, riempimenti, crolli. I vuoti sono spazi utilizzati dall'uomo, dinamici, in continua evoluzione: chiese ricostruite su antichi resti, palazzi che inglobano resti di tombe e di antichi acquedotti, sotterranei utilizzati come rifugi durante la guerra.
Questi spazi, che in passato sono stati frequentati solo da una ristretta cerchia di persone o da figure specializzate (pozzari, cavatori, persone dedite al culto, archeologi, spelologi), oggi aprono nuove possibilità per eventi culturali e fruizione turistica.
Le immagini di Mauro Palumbo, fotografo speleologo, testimoniano le stratificazioni di circa 25 secoli e le trasformazioni delle funzioni originarie di questo mondo sotterraneo, che non è soltanto una “città nascosta”: i legami con la città "di sopra" sono evidenti e si evolvono nel tempo, fino ai nostri giorni, dialogando con le vicende urbanistiche, sociali ed economiche del luogo.
La mostra di foto, di grande formato, è organizzata come un percorso di esplorazione nei suggestivi spazi dell’Acquedotto Augusteo nell’area Vergini-Sanità.

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