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L’istituto Paolo Colosimo di Napoli è un centro socio-educativo per non vedenti e ipovedenti con oltre 100 anni di tradizione educativa specializzata. Sorto come Patronato Regina Margherita nel 1919 per accogliere e rieducare i ciechi, soprattutto reduci della Prima guerra mondiale, trovò in Donna Tommasina Grandinetti, moglie di Gaspare Colosimo, senatore del Regno d’Italia, una strenua sostenitrice, che dedicò la sua vita allo sviluppo dell’opera in memoria del figlio Paolo, brillante avvocato morto di tifo a soli 24 anni nel 1913.
Inizialmente ospitato negli angusti spazi di piazza S. Domenico Maggiore, nel 1927 l’istituto fu trasferito nell’attuale sede, acquistata grazie al coinvolgimento di molti benefattori. Inizialmente i non vedenti erano dediti a piccoli lavori artigianali; in seguito, dal 1924, fu istituita la Regia Scuola Industriale Paolo Colosimo, che, soprattutto negli anni della Seconda guerra mondiale, accolse i soldati che avevano perso la vista, per i quali furono studiate varie applicazioni lavorative. Mediante l’invenzione di telai semimeccanici, i ciechi impararono tutte le operazioni di tessitura, montaggio e smontaggio del telaio e dei suoi elementi. Oltre la tessitura si lavoravano il ferro e il vimini e l’istituto divenne anche il campo di officine e di lavoro manuale fino al punto di brevettare nuovi sistemi di produzione.
Le visite guidate consentiranno di scoprire un tesoro nascosto nel cuore della città, all'interno del quale è possibile ammirare, tra gli altri: lo splendido teatro recentemente restaurato; la Sala vendite, storico e imponente salone dove un tempo venivano venduti i manufatti realizzati dai non vedenti; la sala telai, unica nel suo genere, che conserva i telai di inizio novecento adattati alle specifiche necessità dei non vedenti, che consentiva la realizzazione di preziose stoffe damascate.
Numero di persone per visita: 20
Accessibilità disabili: sì
Bambini: sì
Animali: no