EVENTO: CONVERSAZIONE SU LAMONT YOUNG A 170 ANNI DALLA NASCITA
EVENTI E PERCORSI
Salotto Mazzini, Via Salvator Rosa, 264, 80135 Napoli Na Sabato 9 ottobre 18:00 > 19:00 60 minuti Green Pass: Si
Lamont Young a 170 anni dalla nascita. L'uomo e le opere, una conversazione a cura dell'architetto Patrizia Serena Vollero.
Lamont Young nasce a Napoli nel 1851 da Giacomo Enrico Young, possidente scozzese che si era trasferito a Napoli dall'India con sua moglie Elisabetta Swinhoe, nata a Calcutta. Lamont Young è stato un rilevante esponente partenopeo dell’eclettismo, nonostante il nome anglofono, un architetto e ingegnere urbanista del quale vi sono significative opere in città, alcune sotto gli occhi di tutti, qualcun’altra più nascosta. Cercheremo di delineare i caratteri principali dell'uomo che ha segnato con le sue opere un momento particolare dello sviluppo della città, da molti considerato un utopista sognatore non in linea con i suoi tempi. La sua idea di Napoli era molto avanti rispetto ai suoi contemporanei e per questo seppe proiettare la città nel futuro, attraverso i suoi fantastici disegni. Sviluppò una sorta di utopia urbanistica che anticipava la realtà cittadina, studiando e trovando soluzioni per problematiche urbanistiche che caratterizzavano la Napoli di quel periodo. A lui si devono i primi progetti ottocenteschi mai realizzati della metropolitana di Napoli, che prevedevano la costruzione di una vera e propria “tangenziale” sotterranea che circondasse la città, nonché un progetto per il quartiere Venezia.
Tra le sue opere di rilievo realizzate il Castello Aselmayer alla fine del Parco Grifeo, uno chalet svizzero all'interno del comprensorio di Villa Lucia, Villa Ebe sul Monte Echia (per un periodo sua residenza personale) e la sede dell'Istituto francese Grenoble in via Crispi. Il suo caratteristico stile pseudo-vittoriano fu criticato dai suoi contemporanei in quanto non rispondente alla tradizione architettonica cittadina. Qui abbiamo cercato di analizzare l'uomo e l'architetto utopista. Un piccolo particolare riguarda le leggende napoletane che raccontano di un’ombra che nelle notti d’inverno si aggira a Villa Ebe, forse si rifà all’amore non corrisposto di Lamont Young per la sua Napoli, conclusosi tragicamente, proprio su quella terrazza di fronte al mare.
Numero persone per visita: 20 Accessibilità disabili: No Bambini: sì, dai 12 anni Animali: no